Breve Storia

Il carro veloce L3/33 fu sviluppato tra le due guerre mondiali, a partire dal modello del carro inglese Carden-Lloyd Mark VI. Presso la ditta Ansaldo nel 1930 fu realizzato una serie di prototipi alcuni ancora montati sullo scafo del carro inglese. Già l’anno vennero apportate alcune modiche all’armamento e ad altra parti dando così vita alla seconda serie (o modello 1934). Nel 1936 venne messa in produzione una versione migliorata denominata L3/35; la principale innovazione consistenza nelle lamiere di protezione imbullonate anziché solo saldate. Nel 1938 venne prodotta un ultima versione, L3/38, con alcune modifiche al sistema delle sospensioni e ai cingoli. Complessivamente vennero prodotti più di 2.000 esemplari (comprese le versioni speciali), molti esportati in diverse nazioni anche fuori dall’Europa, come Brasile e Afghanistan.

Armamento

Due mitragliatrici abbinate Breda 38 o Fiat 35, oppure una mitragliatrice Fiat e un lanciafiamme. Le armi sono sistemate in casamatta mobile, a mezzo di un supporto con culla e perno di ritegno. Vengono caricate e manovrate dall’interno.

Motore

4 cilindri in linea 2.746 cm3, monoblocco, a quattro tempi e sviluppa a regime normale una potenza di 43 HP che viene trasmessa a due ruote motrici. E’ messo in moto a mano, mediante manovella, sia dall’esterno che dall’interno del carro.

Velocità massima

42 km/h

Peso

3,2 tonnellate

Da parte del generale Giorgio Battisti

Muovendoci in pattugli alla periferia Ovest di Kabul, un mattino del mese di Aprile 2002 abbiamo notato all’esterno di una caserma afghana, un carro armato di sembianze italiane. Da un rapido controllo abbiamo così potuto verificare che era un mezzo corazzato italiano degli anni ’30: un carro L3/35 delle officine Ansaldo di Genova (anno di costruzione 1939). Da ulteriori accertamenti abbiamo trovato carri analoghi all’esterno di altre caserme, mentre quattro di questi erano accantonati in un grande deposito di mezzi militari russi fuori uso dislocato all’estrema periferia est della capitale, a pochi km da una nostra base.
Con una serie di contatti con i responsabili locali di questo deposito, siamo riusciti a recuperare il mezzo meno deteriorato e, dopo averlo risistemato, lo abbiamo posto all’ingresso della nostra principale base in Kabul: la cosiddetta “Caserma 57” (i Russi erano usi a numerare le loro caserme).
La caserma sarà poi intitolata al Te. Col. Carmine Calò, osservatore delle Nazioni Unite, ucciso a Kabul dai talebani il 12 Agosto 1998.
L’Italia, unitamente alla Germania, negli anni ’30, aveva fornito all’esercito afghano ingenti equipaggiamenti militari, in funzione anti – inglese, tra cui 13 carri L3/35.

Il lavoro dell’Associazione

Nel Giugno 2012, il Generale Battisti, offrì questo carro L3 a Rama Giuseppe, presidente dell’Associazione; le esigui disponibilità economiche e l’assenza di personale da dedicare al restauro rischiavano di riportare l’oblio su questo carro che giaceva in un magazzino a Verona. L’Associazione si impegno ad onorare l’impegno per riportare in funzione questo mezzo storico.
Il lavoro è durato due anni ed è stato animato con passione e dedizione da Fernando Zanoni e Mario Mazzucchi; a loro un ringraziamento particolare. Il carro è stato completamente smontato; alcune parti sono state ricostruite perché mancavano o erano inutilizzabili. Considerata la provenienza, il carro è stato colorato con la livrea da deserto.
In occasione della Fiera Cavalli a Verona, dal 6 al 9 Novembre 2015, il carro è stato esposto presso lo stand dell’ANAC; migliaia di visitatori incuriositi si sono fermati ad ammirarlo e a chiedere informazioni.

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